Nel pomeriggio di venerdì 21 luglio, a Cariati, si è svolto il Consiglio Comunale che verteva, anche, su alcuni punti riguardanti il bilancio.
1) APPROVAZIONE DEL RENDICONTO DELLA GESTIONE PER L’ESERCIZIO 2022 AI
SENSI DELL’ART. 227, D.LGS. 267/2000;
2) DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE – RENDICONTO DI GESTIONE 2022 –
PROVVEDIMENTO DI RIPIANO AI SENSI DELL’ART. 39-quater, D.L. 162/2019
3) RATIFICA DELIBERAZIONE DI G.M. N. 115 DEL 13.07.2023 AD OGGETTO: “VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE 2023-2025”.
4) SALVAGUARDIA DEGLI EQUILIBRI PER L’ESERCIZIO 2023 AI SENSI DELL’ART. 193 D.LGS 267/2000 – ASSESTAMENTO;
5) LEGGE REGIONALE 20/04/2022, N. 10. ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI
DELL’AMBIENTE – ADESIONE ALL’ENTE DI GOVERNO “AUTORITA’ RIFIUTI E RISORSE
IDRICHE CALABRIA”.
6) PROPOSTA DI LEGGE AL PARLAMENTO RECANTE “MODIFICHE AL D.LGS. 07/SETTEMBRE/2012, N. 155 (NUOVA ORGANIZZAZIONE DEI TRIBUNALI ORDINARI E
DEGLI UFFICI DEL PUBBLICO MINISTERO, A NORMA DELL’ART. 1, COMMA 2 DELLA
LEGGE 14/SETTEMBRE/2011, N. 148).
In merito ai primi due punti abbiamo ribadito, come Gruppo Consiliare, il nostro voto contrario al Rendiconto e Disavanzo per l’esercizio 2022.
La maggioranza ha, invece, votato favorevole, in linea con la vecchia amministrazione così come già avvenuto con il bilancio di previsione.
Il terzo punto discusso, quello che ci preoccupa maggiormente, è la Variazione di bilancio.
Di seguito l’intervento integrale a esso riferito:
“Come gruppo Consiliare Lampare, considerate le vicende non troppo distanti che hanno avuto ad oggetto il bilancio e i conti del Comune di Cariati, non vorremmo si ricominciasse, come fu fatto con pessimi risultati in passato, a creare artifizi contabili per coprire previsioni di spesa altrimenti impossibili da giustificare.
Detto ciò, non condividiamo la variazione di bilancio. Nel particolare, la voce che ci preoccupa maggiormente per la salute delle casse dell’Ente è questo aumento di 400 mila euro sul capitolo 2521 relativo ai proventi da multe stradali.
Da una visione della rendicontazione delle entrate degli anni precedenti, il Comune non ha mai incassato oltre i 600-700mila euro.
Come si può immaginare, che se in approvazione del bilancio di previsione siano state inserite somme per 650.000€ adesso si aumenta di oltre un ulteriore 70%? Quanto è stato incassato (realmente) nel corso dell’anno?
Questi 400 mila euro li troviamo divisi al 50% , cioè 200 mila euro per spese afferenti alla Polizia Municipale e 200 mila euro per spesa corrente quasi tutte per area tecnica.
Detto ciò, ci viene da chiedere se gli uffici hanno proposto la variazione e in particolare se ci sono atti da parte degli uffici su un aumento di previsione d’incasso di proventi dal Codice della strada.
In tutto questo, nella variazione non troviamo un aumento del Fondo Svalutazione Crediti e del Fondo Crediti di dubbia Esigibilità.
Pur non entrando nel merito, e al di là se fosse congruo o no, è comunque sicuro che bisognava adeguarli ai 200 mila euro, ma di ciò non ne troviamo traccia.
Altra anomalia da rilevare in questa sede è che i proventi delle sanzioni del CdS sono somme vincolate sia per competenza sia per cassa.
Con questo, vogliamo dire che le somme si possono impegnare solo dopo essere incassate. Se ciò non dovesse succedere la riteniamo una grave irregolarità contabile.
Per capire meglio questo concetto rimandiamo alla delibera 17/2023 della Corte dei Conti Emilia-Romagna, che rileva la mancata rappresentazione dei vincoli di cassa dei proventi da sanzioni pecuniarie al codice della strada effettuata dal Comune è da considerarsi grave irregolarità contabile.
La grave irregolarità sopra rilevata comporta una non corretta rappresentazione del fondo di cassa.
Il nostro Gruppo Consiliare, ovviamente, esprime voto contrario per l’interesse della salute della finanza pubblica e per tutelare ogni singolo cittadino.
Per questo proponiamo al Consiglio, al Sindaco e alla Giunta di fare propria questa rilevazione che facciamo, al Responsabile della Polizia Municipale e al Responsabile dell’Area Tecnica, di impegnare le somme dei proventi delle sanzioni del CdS solo ed esclusivamente se incassate.
Al Responsabile dell’Area Finanziaria di non dare attestazione di copertura finanziaria a spese sostenute con i proventi del CdS se non incassati.
Al tesoriere, di non emettere mandato di pagamento con risorse finanziarie con i proventi del CdS se non effettivamente incassate.
In conclusione, invitiamo il Presidente del Consiglio e al Segretario Comunale, sempre per la tutela del cittadino, di inviare la delibera di ratifica della presente variazione alla Corte dei Conti della Calabria.”
Infine, contrario è stato anche il nostro voto e il giudizio del gruppo consiliare Lampare sulla legge regionale riferita all’organizzazione dei servizi pubblici locali dell’ ambiente discussa come punto numero 5 del consiglio comunale.
Abbiamo motivato il nostro voto contrario all’adesione all’ente di Governo “Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria” poiché, a nostro giudizio, con una falsa pubblicizzazione si accelera verso la privatizzazione dell’acqua pubblica.
Si prepara, infatti, all’ombra di un nuovo ente solo formalmente pubblico, l’affidamento della gestione dell’ acqua a terzi.
Ciò comporterà su tutto il territorio regionale, una tariffazione maggiore e uniforme, scippando, di fatto, ai comuni ogni forma di autonomia di gestione.
Considerate la volontà referendaria con cui si è espresso il popolo italiano nel 2011, l’acqua deve essere considerata un diritto vitale e per realizzare ciò non si può prescindere dal riconoscimento delle funzioni di gestione ai Comuni.
Favorevole e unanime è stato, invece, il voto alla proposta di legge sulla organizzazione dei tribunali ordinari che contempla la riapertura del tribunale di Corigliano-Rossano.
Gruppo Consiliare Lampare
Comune di Cariati